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venerdì 20 dicembre 2013

Colonie feline e Condominio - Legge 281/91

La legge 281/91 definisce colonia felina un gruppo più o meno numeroso di gatti (ne bastano anche solo due) che vivono in un determinato e circoscritto territorio. Inoltre, considera i gatti randagi come esseri viventi titolari di diritti quali la “vita” e la “cura”. Questi diritti incontrano il limite della salute pubblica. L’art. 2 comma 9 della L. n. 281/ 1991, prevede che i gatti in libertà possono essere soppressi soltanto “se gravemente malati o incurabili”.

Nonostante una previsione legislativa molti condomini possono obiettare contestare il piacere vedere gatti che gironzolano negli spazi comuni ed è proprio questa situazione che ha fatto scaturire il ricorso al Tribunale di Milano (sentenza n° 23693 del 30 settembre 2009). Infatti, alcuni abitanti di un super-condominio citavano in giudizio  altri condomini dello stesso stabile accusandoli di aver occupato senza alcuna autorizzazione degli spazi comuni al fine di creare dei rifugi a dei gatti randagi. I promotori della causa chiedevano non solo la rimozione dei manufatti ma anche il risarcimento del danno non patrimoniale nella misura di euro 10mila euro.

In sede di motivazione il Giudice di merito evidenzia alcuni principi fondamentali a tutela degli animali randagi:

  • la Legge 281/91 sancisce la territorialità delle colonie feline quale caratteristica etologica del gatto, riconoscendo loro la necessità  di avere un riferimento territoriale;
  • Il legislatore ha ritenuto che i gatti, animali sociali che si muovono liberamente su un determinato territorio radunandosi in “colonie feline”, pur vivendo in libertà, sono stanziali e frequentano abitualmente lo stesso luogo pubblico o privato, creandosi così un loro “ habitat” ovvero quel territorio o porzione di esso, pubblico privato, urbano e non, edificato e non, nel quale vivono stabilmente;
  • nessuna norma di legge, né statale né regionale, proibisce di alimentare gatti randagi nel loro habitatcioè nei luoghi pubblici e privati in cui trovano rifugio.









Una delibera condominiale contenente l’ordine di allontanamento di una colonia felina condominiale può essere legittimamente eseguita senza violare le disposizioni a tutela dei gatti randagi che si rifugiano nel condominio?
L'assemblea  deve valutare il motivo della richiesta - avanzata da alcuni condomini o da tutti -  dell’allontanamento della colonia felina.  Se il motivo dovesse essere collegato ad un mero pregiudizio nei confronti della razza felina, la delibera assembleare non potrà mai essere considerata legittima stante la vigente normativa in tema di tutela delle colonie feline, secondo la quale una eventuale delibera assembleare di allontanare i gatti - per motivi legati al fastidio, pregiudizio o qualsiasi altro motivo diverso da una malattia grave e incurabile degli stessi felini - risulterebbe in primisin contrasto con gli orientamenti giurisprudenziale (Cass. Pen. 24.10.2007 n. 44822) che riconosce all’animale lo status di organismo senziente le cui condizioni di benessere vanno protette e promosse oltre a disattendere il divieto delle legge 281/1991 la quale vieta la soppressione dei gatti randagi, se non in caso di malattia grave ed incurabile, a cui seguono le varie leggi regionali, e in contrasto con le leggi regionali che sanciscono il divieto di spostare o allontanare i felini dal proprio habitat. 
Pertanto la permanenza dei gatti nelle aree condominiali, siano esse cortili, garage o giardini, aree ospedaliere è da considerare assolutamente legittima, alla stregua della presenza degli uccelli sugli alberi; d’altro canto, al fine di escludere ogni sorta di disturbo per i condomini, la legge prevede che il loro numero sia tenuto sotto controllo attraverso la sterilizzazione e che gli animali siano nutriti nel rispetto dell’igiene dei luoghi.

Diversamente, se i gatti dovessero costituire una fonte di danno per i beni comuni o dei singoli, l’assemblea potrà legittimamente deliberare una serie di provvedimenti, c.d offendicula, come la disposizione di una rete metallica circoscritta alla zona condominiale in cui si affollano i felini purché  proporzionato ex art. 52 c.p.( Cass. Pen. 04.07.2006, 32282) al pericolo la presenza dei felini reca in condominio. Pertanto la delibera assembleare di allontanamento, nel caso in cui la colonia felina dovessero costituire una fonte di danno per i beni comuni o dei singoli, risulterà legittima solamente quando i mezzi di allontanamento saranno rispettosi del sentimento di amore per la natura e degli animali (Cass. pen 12.05.2006, n. 34095).

Un’ultima ipotesi che potrebbe essere portata in assemblea è quella in cui la richiesta di allontanamento della colonia felina fosse motivata da ragioni di sicurezza della salute pubblica. In quest’ultimo caso la delibera assembleare sarebbe senza dubbio legittima ai sensi della Legge 281/1991 art. 2 comma 9, previo accertamento da parte dei medici del servizio veterinario delle A.U.S.L. della incompatibilità della permanenza dei gatti nell’area condominiale con le esigenze di salute umana e dell’igiene pubblica.(cfr. Legge reg. Molise n. 7 del 2005 artt. 3, 8; Legge reg. Toscana n. 43 del 1995, art. 13 , sostituito dall’art. 7 legge reg. 90 del 1998).

venerdì 15 novembre 2013

ADOTTATA!

Gattina sterilizzata circa 1 anno, molto affettuosa cerca casa!

Maschietti vaccinati

Maschietti vaccinati cercano adozione, un po' timidi inizialmente ma quando prendono fiducia affettuosi. 

lunedì 4 novembre 2013

Voglio adottare un gattino - cose utili da sapere

Se intendi adottare un gattino, questo deve avere almeno 6 settimane di età. Il gattino che ti approccia per primo in genere avrà una personalità dominante, quindi se vuoi avere un gatto con una forte volontà e indipendente questo fa la caso tuo :). Il gattino, invece, più timido che sta sempre seduto dietro gli altri, avrà una personalità più sensibile e avrà bisogno di pazienza e gentilezza da parte tua. In ogni caso, quando prendi un gattino, dovrai dedicare del tempo perché acquisisca fiducia in te. Se vuoi avere due gatti e' sempre meglio prenderli subito insieme e non prima uno per poi introdurre l'altro. La miglior combinazione sembra essere un maschio e una femmina. Due femmine in genere vanno abbastanza d'accordo , ma due maschi potrebbe risultare più difficoltoso...anche se sterilizzati il dominio del territorio potrebbe creare dei problemi. Pero' e' anche vero che in fondo, alla fine, molto dipende anche dal carattere del micio! Se possibile portalo a casa durante il weekend o comunque quando sei in grado di dedicargli del tempo. Chiudi tutte le finestre e porte. Mettilo nella sua cuccia e permettigli di muoversi liberamente per la casa. I primi giorni dagli il cibo a cui era abituato al gattile o nella casa in cui stava e poi piani piano mescolalo con il cibo che vuoi dargli tu. Non dare latte perché potrebbe causargli diarrea. Dopo il pasto metti il gattino nella sua lettiera affinché capisca che quella è la sua toilette :). Se hai un cane tienili separati inizialmente e presentali l'un l'altro gradualmente e sempre in tua presenza. La maggior parte dei cani accetterà un gattino giovane. Le prime vaccinazioni vengono fatte a circa due mesi di età e dopo il primo richiamo, vengono ripetute annualmente. Infine.... Goditi il nuovo arrivato!

venerdì 18 ottobre 2013



DIEGO



Meticcio maschio di 1 anno circa, taglia piccola, esuberante

Guinzaglio e museruola obbligatori per tutti


Nella Gazzetta Ufficiale del 6 settembre 2013 è stata pubblicata un'ordinanza del ministero della Salute che impone ai proprietari degli amici a quattro zampe alcuni obblighi, ad esempio: utilizzare il guinzaglio «corto» (max 1,5 metri) e portare sempre con sé la museruola. A spingere il ministero a emanare questa ordinanza - che istituisce anche corsi ad hoc per i padroni - è il «verificarsi di incidenti, soprattutto in ambito domestico, legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari». Questi ultimi, o chi detiene il cane, sono a qualsiasi titolo responsabili penalmente e civilmente dei danni provocati dall'animale. «Il proprietario di un cane - si legge nell'ordinanza, che avrà efficacia per 12 mesi - è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell'animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o cose provocati dall'animale stesso. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di sua proprietà ne assume la responsabilità per il relativo periodo».

Guizaglio obbligatorio per tutti
Per prevenire danni o lesioni a persone, animali o cose, l'ordinanza stabilisce che il proprietario e il detentore di un cane devono seguire determinate regole: «Utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt. 1,50 durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti».

E ancora: «affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente; acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore; assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive». Tra gli obblighi, quello di raccogliere le feci, e quindi «avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse». Vengono inoltre istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani, con rilascio di un attestato di partecipazione denominato patentino.

«I percorsi formativi - si legge nell'ordinanza del ministero della Salute - sono organizzati dai Comuni congiuntamente ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, i quali possono avvalersi della collaborazione dei seguenti soggetti: ordini professionali dei medici veterinari, facoltá di medicina veterinaria, associazioni veterinarie e associazioni di protezione animale. Il Comune, su indicazione del servizio veterinario ufficiale, individua il responsabile scientifico del percorso formativo tra i medici veterinari esperti in comportamento animale o appositamente formati dal Centro di referenza nazionale per la formazione in sanitá pubblica veterinaria, istituito all'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna. Le spese per i percorsi formativi sono a carico del proprietario del cane.


giovedì 5 settembre 2013

Gatto maschio di circa 6 mesi molto bello ma ancora un pò diffidente cerca casa. Adozione paziente e piena d'amore

Cercano adozione

Stupendi gattini di circa 2 mesi, maschi, ancora un pò diffidenti, ma si lasciano accarezzare e stanno imparando a socializzare con l'umano. Vaccinati, bellissimi


martedì 3 settembre 2013

GATTO DA SOCCORRERE - COSA DEVO FARE?

Se trovi un gatto incidentato o che sta male devi chiaramente portarlo subito dal veterinario o chiamare al più presto il cinovigile. Come per gli umani, però, anche per i gatti, il primo soccorso spesso può essere vitale. Mentre attendi il veterinario allora che cosa devi fare? Innanzitutto il gatto deve avere la libertà di respirare. togli il collarino, se ce l'ha aprigli la bocca con cura stendi la testa e cerca di tirare fuori la lingua controlla che non ci siano oggetti che ostruiscano la bocca o la gola se necessario fai la respirazione artificiale (bocca-naso, mai bocca-bocca) Se il gatto sanguina è necessario subito bendare la ferita. Applica un bendaggio (puoi usare anche un fazzoletto se sei sprovvisto di bende). Se la ferita continua a sanguinare NON rimuovere MAI il bendaggio, ma applica il nuovo bendaggio sopra quello vecchio. Non usare il laccio emostatico se non come ultima alternativa e solo nel caso che il sanguinamento non si ferma con altri metodi e in ogni caso non deve essere tenuto più di 15 minuti e non deve essere coperto da un bendaggio.

domenica 25 agosto 2013

Rosy adozione urgente

Rosy gatta di 13 anni cerca casa urgentemente. La sua padrona e' anziana e malata e non puo' più tenerla. Sterilizzata, vaccinata va d'accordo con cani e gatti.

giovedì 8 agosto 2013

ZANZARE E GATTI

Così come il cane, anche il gatto può  essere colpito da un pericoloso parassita che viene trasmesso dalle punture delle zanzare anche se, statisticamente, ne sono più colpiti i cani.

La malattia e' presente soprattutto nel Nord Italia.
Il parassita adulto si localizza nel cuore e nei vasi sanguigni polmonari del gatto.

Il gatto può non presentare alcun sintomo evidente riferibile a questa infestazione.
La filariosi cardiopolmonare nel gatto e' ancora più pericolosa che nel cane perché anche un solo verme può causare la morte, spesso anche rapida.

Esiste un test SNAP Triplo Feline che in posti minuti consente di rilevare se il gatto e' positivo, attraverso un prelievo di sangue.

L'unico modo per pervenirla e' per via farmacologica. Si tratta di una pastiglia dal sapore di carne che viene somministrata una volta al mese oppure si può utilizzare lo Stronghold che è ad applicazione cutanea.

In ogni caso se si riscontrano i seguenti segni clinici contattare subito il veterinario:
- Difficoltà respiratoria, tosse o asma
- Stanchezza, mancanza di appetito
-Vomito

lunedì 5 agosto 2013

Adozioni a distanza

Se non puoi dare una casa ad un gatto, adottalo a distanza! Coprirai le spese di mantenimento e di cura! Grazie

Colpo di calore

Gli animali e in particolare i cani e i gatti sono molto più predisposti al colpo di calore rispetto all'uomo, in quanto il loro sistema di raffreddamento corporeo è molto meno efficace e rapido del nostro. Per questo è molto importante usare dei semplici accorgimenti per evitare il cosiddetto colpo di calore: - Portarli, o lasciarli fuori nelle ore più calde della giornata, sotto il sole cocente - Non far praticare alcun esercizio fisico intenso quando la temperatura esterna è superiore ai 25 gradi - Lasciare sempre una ciotola di acqua fresca a disposizione del nostro animale. Come facciamo ad accorgerci se il nostro peloso sta andando incontro a un colpo di calore? Occorre cogliere sul nascere i sintomi caratteristici del colpo di calore che sono: - aumento della frequenza cardiaca e della respirazione - respiro affannoso a bocca aperta - vomito - difficoltà a camminare - mucose congeste - depressione del sensorio - crisi convulsive e collasso cardio-circolatorio Che cosa fare in caso si notasse la presenza di questi sintomi? Portare con urgenza il proprio animale dal medico veterinario più vicino che gestirà con adeguata fluidoterapia la disidratazione e lo stato di shock. E nel frattempo? Si può tentare di abbassare gradualmente la temperatura corporea bagnando il cane/gatto con acqua fredda, e raffreddandolo con un ventilatore. Evitare però bagni d'acqua troppo fredda e ghiaccio, che potrebbero causare vasocostrizione periferica o l'induzione di brividi, e quindi far aumentare ulteriormente la temperatura.

mercoledì 31 luglio 2013

La cistite idiopatica felina

La cistite è una patologia molto frequente nei gatti giovani o di mezza età (tra 1 e 10 anni), colpisce indifferentemente i due sessi anche se i soggetti sterilizzati sono più suscettibili e il rischio di ostruzione del tratto urinario è maggiore nei maschi. Ci sono molte ipotesi sul suo sviluppo come la prima fra tutte il fattore stress. Tra i maggiori fattori stressanti ricordiamo: la convivenza con altri gatti, scarsa possibilità di movimento, lettiera di difficile accesso o scarso igiene, cambio del cibo o difficile acceso all'acqua, arrivo di nuovi componenti famigliari e infine, proprietari stressati! Quali sono i sintomi? paura aggressività addome o area perineale priva di pelo per eccessivo leccamento (in questo caso significa che c'è dolore alla vescica) minzione inappropriata sangue nell'urina urina poco e frequentemente con dolore (in questo caso con vocalizzazioni) Come si cura? Se non è ostruttiva, per cui non sono presenti calcoli o cristalli, si risolve in 5-10 giorni altrimenti bisogna intervenire d'urgenza e intervenire anche chirurgicamente. E' utile passare a cibo in scatola o inumidire la dieta secca, incoraggiare il gatto a bere molto e ovviamente ridurre lo stress. Come si può prevenire? Per prevenirla sarebbe utile ridurre i fattori di stress come: pulire frequentemente le cassettine Aumentare le cassettine (nel caso di più gatti conviventi) promuovere un ambiente in cui il gatto è libero di muoversi e ha diversi svaghi (graffiatoi cc...)

lunedì 29 luglio 2013

STERILIZZARE, PERCHE'?


Sterilizzare i nostri gatti:
Con la sterilizzazione si possono evitare malattie infettive trasmissibili per via sessuale o attraverso il sangue (graffi, morsi) come la FIV e la FeLV.
Inoltre, la sterilizzazione riduce di molto l'insorgenza di alcuni tipi di tumore (mammario, uterino e prostata) e rende meno probabili le fughe d'amore, che spesso si risolvono in investimenti, maltrattamenti o avvelenamenti.
In sei anni un gatto può generare 70.000 nuovi randagi!!!

Sterilizzare i gatti di colonia:
E' ancora più importante sterilizzare i randagi perchè non nascano altri animali condannati a una vita di stenti, malattie e pericoli costanti.
Spesso i cuccioli vengono chiusi nei sacchetti di plastica e buttati nell'immondizia o lasciati morire chissà dove.


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A.I.P.A. Onlus – Via degli Scogli 40 Gorizia –
Tel. 0481 82173

venerdì 7 giugno 2013

MAX

Deutsch Drahthaar maschio, 8 anni circa, buonissimo, taglia grande. Era usato per la caccia ora cerca una famiglia amorevole.

ARGO - Adottato!

Meticcio maschio, 2-3 anni, taglia grande, un pò esuberante. Giocherellone, ama correre!

martedì 28 maggio 2013

LUIS - ADOTTATO!

Gatto adulto circa 2 anni, sterilizzato, chiacchierone, molto affettuoso, ma tranquillo.

GONGOLO

Gattino maschio, sterilizzato, ci circa un anno, affettuoso e tranquillo.

MATILDE


 MATILDE Gattina di un anno e mezzo, sterilizzata, molto tranquilla e dolce.

FUFI ADOZIONE URGENTE

Tenerissima Fufi cerca urgentemente adozione! Il suo padrone non può tenerla e lei soffre molto, è depressa, non mangia e non vuole stare in gattile!

Ha bisogno di trovare una famiglia amorevole e paziente, senza altri gatti.